9 dicembre 1372

Veneziani sconfitti dagli Ungari a Nervesa. La guerra di Trieste fu seguita da un conflitto di proporzioni ancora più ampie con Padova. Il sospetto della violazione degli accordi precedentemente stipulati da parte di Francesco da Carrara, signore di Padova, aveva infatti spinto il governo veneziano ad assumere una posizione sempre più ostile nei suoi confronti. Per allontanare il pericolo di guerra, vennero tuttavia condotte trattative diplomatiche e, su richiesta degli ambasciatori di Ungheria, Firenze e Pisa, il governo veneziano accettò che la soluzione delle questioni aperte sui confini fosse rimessa a un collegio di arbitri composto da membri delle due parti. Venne perciò nominata una giunta, composta da cinque veneziani e altrettanti padovani, per cercare di mettere fine alla controversia. La commissione dei dieci, composta per parte veneziana da Jacopo Moro procuratore di S. Marco, Lorenzo Dandolo, Jacopo Priuli, Pantaleone Barbo e il Giustinian Taddeo, si insediò il 1° maggio 1372, dopo aver prestato solenne giuramento nel palazzo ducale di Venezia, con un mandato della durata di due mesi a decorrere dal 24 aprile. Le trattative si rivelarono però inutili, anche a causa dei reiterati tentativi fatti dal da Carrara per assassinare eminenti cittadini veneziani, e venne dichiarata la guerra. La Repubblica assoldò come capitano delle forze di terra il senese Ranieri del Guasco e nominò provveditori Andrea Zen e il Giustinian Taddeo, con l'ordine di avanzare su Padova da Mestre, dove le truppe furono radunate. La guerra procedette per qualche tempo con esito alterno, ma Venezia subì una grave sconfitta allorché intervennero in aiuto del Carrarese le forze inviate dal re d'Ungheria Luigi I. Il 9 dicembre 1372 La battaglia ebbe luogo a Nervesa (sul Piave) e, fra i prigionieri, vi fu lo stesso Giustinian Taddeo, che fu portato a Padova. La sorte delle armi veneziane fu tuttavia risollevata da una successiva battaglia vittoriosa sulle forze nemiche, nel corso della quale venne fatto prigioniero il voivoda di Transilvania, che guidava le truppe ungheresi, e il 21 sett. 1373 si arrivò alla pace con Padova. Nel frattempo il Giustinian Taddeo era stato trattenuto per qualche tempo a Padova e qui, all'inizio del 1373, aveva convinto il da Carrara a intavolare trattative di pace con il Comune veneziano, senza però che queste arrivassero all'esito sperato. Era stato quindi trasferito in Ungheria, dove il re lo aveva ordinato cavaliere in omaggio al suo valore militare, e infine era tornato in patria a seguito della conclusione del trattato di pace che prevedeva la restituzione dei prigionieri di entrambe le parti.