6 dicembre 1100,

Trafugato quel che rimane dello scheletro di San Nicola. San Nicola era nato a Patara di Licia pare nel marzo 270, mentre morì a Myra, città che attualmente è in Turchia, il 6 dicembre 343; era stato vescovo di Myra ed è venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da diverse altre confessioni cristiane. La sua figura ha dato origine alla tradizione di Babbo Natale, personaggio noto anche al di fuori del mondo cristiano, attraverso la storpiatura del suo nome da Sanctus Nikolaus – dal greco Nikolaos composto da nikan vincere e laos popolo-, che negli Stati Uniti è diventato Santa Claus arrivando poi in Europa come consumistico Babbo Natale che ha soppiantato il meno appariscente e datato Gesù Bambino. Le sue reliquie sono conservate, secondo la tradizione, a Bari e Venezia. Le reliquie di San Nicola si trovavano originariamente a Myra e furono trasportate a Bari e, anche se molti non sanno, anche a Venezia nell’undicesimo secolo, a seguito di due distinte traslazioni. La città bizantina era infatti caduta in mano musulmana e da questo scaturì la volontà di portarle “in salvo” a Bari, dove giunsero il 9 maggio 1087, da parte di due sacerdoti dal tipico nome longobardo di Lupo e Grimoldo. Mentre i veneziani presero quel che rimanevo dello scheletro il 6 dicembre 1100. San Nicola è così diventato già nel Medioevo uno dei santi più popolari del cristianesimo e protagonista di molte leggende riguardanti miracoli a favore di poveri e defraudati. La tradizione di San Nicola che porta regali ai bambini in Italia è festeggiata in particolare nella Puglia ma anche a Trieste e Bolzano, in Friuli e in Alto Adige, nel Bellunese e nella Sinistra Piave, sotto il nome di San Nicolò. la destra Piave, quindi parte del Veneto, Lombardia, pianura padana e via via verso sud e fino alle Alpi e oltre, è il regno di Gesù Bambino (che poi diventerà Babbo Natale), mentre sulla sinistra Piave furoreggia san Nicolò. Da entrambi le parti si registrano ampie sacche di resistenza in nome di santa Lucia (13 dicembre), per esempio a Mantova, o parte del Friuli. La diffusione di san Nicolò avviene lungo due grandi assi: uno terrestre che sale da Oderzo verso Belluno, valica le Alpi si allarga nel mondo tedesco e nelle pianure pannoniche dell’Ungheria (san Nicolò in Austria e nella Germania meridionale usa i coniglietti per per portare i regali ai bambini) per raggiungere San Pietroburgo e quindi la Russia. Il secondo asse è costiero e il santo dei regali transita per Trieste, l’Istria e scende giù fino a Zara e alla Dalmazia.