4 dicembre 1460

Muore Guarino Veronese, nacque a Verona nel 1374. Da bambino rimase orfano di padre,fu dunque molto influenzato dalla madre che gli trasmise un profondo sentimento religioso. Studiò a Verona, a Venezia e a Padova. Alla fine del'1300 era a Padova, poi a Firenze, il miglior ambiente per lo studio dell’antichità qui Guarino entrò in contatto con Giovanni Conversino da Ravenna, con Pier Paolo Vergerio e altri umanisti. Come studente e poi come insegnante, trascorse i primi trent’anni fra Verona, Venezia e Padova. Nel 1403 andò a Costantinopoli, dove restò per cinque anni, a studiare il greco presso il famoso grecista Crisolora, che lo ospitò nella sua casa secondo il costume dell’epoca. Divenuto maestro di greco, tornò in Italia nel1408 e cominciò a insegnare: per alcuni anni (1412-1414) fu docente di greco a Firenze; poi insegnò greco e latino a Venezia (dove nel 1415 aprì una delle prime scuole umanistiche, frequentata anche da Vittorino) e a Verona. Nel 1429 si trasferì a Ferrara con la numerosa famiglia (aveva tredici figli), su chiamata del marchese Niccolò d’Este che lo voleva come maestro di corte e precettore del figlio Leonello, un incarico che ricoprì per sette anni. Quando giovane Leonello sposò Margherita Gonzaga, una delle figlie del signore di Mantova (che era stata alunna di Vittorino da Feltre), Guarino aveva assolto suo compito a corte. Aprì quindi una scuola-convitto che dopo poco si trasformò in scuola pubblica e, successivamente, grazie all’intervento di Leonello (nel frattempo divenuto marchese) in Studium generale' con diritti universitari concessi dall’imperatore (1442).Guarino rimase a Ferrara come maestro di retorica fino al 1460, anno della sua morte, avvenuta a ottantasei anni. Fu attivo fino alla fine: a settant’anni iniziò lo studio della geografia antica; a settantanove anni iniziò traduzione dal greco di un’opera di Strabone terminandola in tre anni. Guarino dedicava la mattinata alle lezioni pubbliche e il pomeriggio allo studio e alle lezioni private. Una parte dei suoi studenti erano giovani di quattordici-quindici anni, una parte erano persone adulte appartenenti all’aristocrazia o intellettuali provenienti da vari paesi: Ungheria, Olanda, Inghilterra. Gli allievi erano considerati da Guarino come persone di famiglia e molti di loro in seguito divennero suoi colleghi e collaboratori. L’importanza della figura di Guarino Veronese, come uomo e come maestro, è testimoniata dagli scritti dei suoi allievi.