28 marzo 1476

Nella vita di Giovanni Caboto una data importante è quella del 28 marzo 1476, giorno in cui ottiene la cittadinanza veneziana, dopo aver vissuto quindici anni nella città lagunare. I genitori avevano dovuto abbandonare Gaeta per l’avvento degli Aragonesi e quindi i Caboto erano dei veri e propri rifugiati politici. A Venezia, Caboto sposa Mattea e qui nascono i tre figli che diverranno abili navigatori sotto la sua guida. Come tutti i marinai di quel periodo storico, anche Giovanni sogna future scoperte e avanza proposte di viaggio alla Serenissima che tuttavia vengono rifiutate, perché gli interessi della Repubblica si limitano alle rotte del solo Mediterraneo e alle terre e commerci del vicino Oriente. Nel 1493 quindi, all’età di 43 anni, Giovanni Caboto lascia l’Italia e si reca a Valencia alla corte di re Ferdinando II d’Aragona; qui dirige i lavori di ampliamento del porto voluti dal re, lavori ben presto abbandonati per mancanza di mezzi finanziari. Caboto propone a Ferdinando II e alla regina Isabella di Castiglia un viaggio esplorativo lungo le rotte settentrionali dell’Atlantico; Colombo è da poco tornato dall’America pensando d’aver raggiunto le Indie, ma Caboto si chiede se quello scoperto non sia al contrario un nuovo continente. Un pensiero spesso ricorrente, il suo. In conclusione: dopo il rifiuto dei Veneziani, arriva anche quello della Spagna. A Giovanni Caboto non resta che trasferirsi a Londra e chiedere a re Enrico VII di sostenere il suo progetto, richiesta prontamente accolta dal sovrano, con un atto ufficiale datato 5 marzo 1496, mediante la concessione di lettere di credito e patenti di viaggio. Non dovevano comunque essere grandi somme, quelle elargite dal monarca inglese, perché il progetto – che prevedeva l’approntamento di cinque navi – finisce per ricadere sullo stesso Caboto, che le avrebbe armate a sue spese e in maggior misura sul mercante gallese Richard Ameryk, finanziatore principe unitamente ai banchieri fiorentini Bardi. Alla fine, per motivi che non sono mai stati chiariti sino in fondo, il 2 maggio del 1497 salpa dal porto di Bristol una sola nave, la Matthew; un naviglio di cinquanta tonnellate con un equipaggio di diciotto uomini, tra i quali il figlio Sebastiano. In meno di due mesi di navigazione, la Matthew raggiunge la costa americana, esattamente l’isola di Capo Breton e la Nuova Scozia; è il 24 giugno del 1497. Giovanni Caboto, in omaggio alla sua primitiva intuizione di essere andato “oltre” l’India di Colombo, ritiene di aver toccato l’estremità nord orientale dell’Asia e si convince che potrebbe essere una grande impresa trovare, ancora più a nord-ovest delle terre che sarebbero divenute quelle Canadesi, un passaggio marittimo per raggiungere il favoloso Cipangu (l’attuale Giappone). In nome di Enrico VII, il navigatore pianta la bandiera inglese e quella pontificia e fa ritorno a Bristol, accolto con gratitudine e concreti riconoscimenti dal re e dalla popolazione in festa.