23 marzo 1513

il trattato di Blois tra Venezia e Francia, segna una svolta nella guerra contro la Lega Santa. In cambio dell’appoggio lagunare, i francesi liberano il veneziano Bartolomeo d’Alviano, catturato nella battaglia di Agnadello. Davanti a un debole Massimiliano Sforza, Milano viene riconquistata dai francesi, ma solo per un breve periodo, perché la sconfitta nella battaglia di Novara contro gli svizzeri e le incursioni inglesi nel nord della Francia convincono Luigi XII a rinunciare momentaneamente alla Lombardia. Venezia è lasciata da sola. Nonostante un attacco congiunto lungo le direttrici nord-sud, Padova resiste però all’assedio degli imperiali e degli spagnoli, costringendo Massimiliano a ritirarsi a Verona (sarà l’ultima città a tornare sotto dominio veneziano). Neanche l’ipotesi di muoversi in direzione di Chioggia e di Mestre per attaccare direttamente Venezia si rivela utile: la città è troppo fuori mano e gli spagnoli non hanno imbarcazioni in grado di attraversare la laguna. La Lega non riesce però ad approfittare delle vittorie. Nel giro di due anni, tra 1513 e 1515, muoiono sia papa Giulio II (a cui subentrerà Leone X de’ Medici) e Luigi XII di Francia(a cui succederà il genero, Francesco I). Quest’ultimo recupererà il ducato di Milano sconfiggendo gli svizzeri nella battaglia di Marignano (settembre 1515), mentre Leone X deve riconsegnare al re francese anche Parma e Piacenza, e al duca di Ferrara Modena e Reggio.