16 agosto 1867

Nella notte fra il 15 e il 16 agosto 1867 un incendio distrusse la cappella dedicata alla Madonna del Rosario, insieme ai capolavori che conteneva (opere di Jacopo Tintoretto, Palma il Giovane, Leonardo Corona, Francesco Bassano, Domenico Tintoretto e altri). Vi si trovavano depositati, per restauro, anche il ‘Martirio di San Pietro' di Tiziano e la ‘Madonna e Santi' di Giovanni Bellini e andarono anch'essi perduti.Il 7 ottobre del 1571 una lega Santa composta da vari stati cristiani, tra cui la Repubblica di Venezia, sconfisse in un'epica battaglia navale la flotta dei Turchi che minacciava di invadere l'Europa. La vittoria cristiana fu dovuta essenzialmente alle galere veneziane, comandate dal capitano Sebastiano Venier. Per ringraziare Dio i Veneziani costruirono nella chiesa dei Santi Giovanni e Paolo una cappella dedicata alla Madonna del Rosario, che si festeggia appunto il 7 ottobre. Opera di Alessandro Vittoria, la misuratissima Cappella (che a detta di Francesco Sansovino non aveva l'eguale in tutta l'Italia). Si procedette alla sua ridecorazione utilizzando essenzialmente opere, che provenivano da chiese distrutte e soppresse, di Paolo Veronese - 'Adorazione dei pastori', ‘Assunta' ‘e ‘Annunciazione' - ma anche di Gian Battista Zelotti, di Carlo e Benedetto Caliari (figlio e fratello del Veronese), di Bonifacio de' Pitati, di Sante Peranda, e di Alessandro Varottari, detto ‘il Padovanino'; le sculture sono di Giacomo Piazzetta e Girolamo Campagna.
La Cappella del Rosario fu riaperta solennemente al pubblico nel 1959.