15 agosto 1190

Nasce a Lisbona Fernando di Martino de’ Buglioni. La tradizione e alcune antiche fonti vogliono che i coniugi Martino de’ Buglioni e Maria Taveira, nella città di Lisbona, il 15 agosto del 1190, diedero alla luce il loro primogenito, cui al fonte battesimale posero nome Fernando. Nome di origine germanica, che etimologicamente significa “audace, coraggioso nella pace”. Della sua infanzia non si conosce nulla di certo. Come data di nascita viene riportata l’anno 1195; tuttavia, per ragioni indirette, ossia per la ratio studiorum del tempo, e per l’età canonica richiesta per ricevere l’ordine sacro, fissata intorno ai 30 anni dal diritto canonico dell’epoca, dev’essere anticipata almeno al 1190. Con il nome di frate Antonio visita Padova un paio di volte, la prima, fra il 1229 e il 1230; la secondoa fra il 1230 e il 1231. Durante quest’ultimo periodo, sorella morte lo chiamò precocemente. Nella sua patria di elezione, frate Antonio non trascorse che appena un anno, sommando i due momenti della sua permanenza. Padova gli servì come scriptorium dei suoi scritti, perché trovò, forse, una ricca biblioteca e dei validi collaboratori nella stesura dei testi. I Sermones di frate Antonio vanno considerati come l’opera letteraria di carattere religioso più notevole, compilata in Padova durante l’epoca medievale. Frate Antonio aveva un debole per i centri culturali. Difatti, come prima aveva prediletto le università di Bologna, Montpellier, Tolosa, Vercelli, così privilegiò Padova per la sua università. Dire università era soprattutto sinonimo di concentrazione di elementi giovanili. E frate Antonio era un esperto “pescatore di giovani”. Nella tarda primavera del 1231, frate Antonio fu colto da malore. Deposto su un carro trainato da buoi venne trasportato dall’eremo di Camposampiero a Padova, dove aveva chiesto di poter morire. Giunto però all’Arcella, un borgo della periferia della città, la morte lo colse. Spirò mormorando: “Vedo il mio Signore”. Era il 13 giugno. Aveva 41 anni! Venne sepolto a Padova, nella chiesetta di santa Maria Mater Domini, il rifugio spirituale del Santo nei periodi di intensa attività apostolica. Prima di un anno dalla morte, la fama dei tanti prodigi compiuti, convinse Gregorio IX a bruciare le tappe del processo canonico e a proclamarlo Santo, il 30 maggio 1232, a Spoleto.


15 agosto 1453

La battaglia di Ghedi fu uno scontro armato avvenuto nel lungo conflitto tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano , durato tra il 1425 e il 1454 (anno in cui venne firmata la Pace di Lodi). Questa battaglia ebbe luogo il 15 agosto 1453 nei pressi della città lombarda di Ghedi . Lo scontro permise al Ducato di Milano di recuperare gran parte della Bassa Bresciana. La battaglia causò la morte di molti veneziani e, in seguito alla sconfitta, la Serenissima Repubblica rimosse Jacopo Piccinino dal comando dei suoi eserciti. Il Trattato di Lodi fu firmato l'anno successivo nell'aprile. Per proteggere le sue terre ed evitare ulteriori conflitti con Milano, Piccinino sposò Drusiana Sforza , figlia illegittima del duca milanese Francesco Sforza nel 1464.