10 agosto 1487

La Battaglia di Calliano è stata la battaglia decisiva nel conflitto tra i Repubblica di Venezia e Sigismondo d'Asburgo noto anche come Guerra di Rovereto. Fu decisivo fermare l'avanzata veneziana nel Tirolo. . La forza d'invasione veneziana, guidata da Roberto Sanseverino d'Aragona, era accampato vicino Pomarolo e Castel Nomi. Durante la notte, i pionieri veneziani hanno nuotato attraverso il Adige per costruire un file ponte galleggiante, da cui si accede a Castel Beseno e Castel Pietra, ultimo caposaldo della difesa del Trento (Trient). Sanseverino mosse le sue forze e pose l'assedio a questi forti, progettando di affamare le loro guarnigioni fino alla resa. Il Sanseverino mandò avanti anche alcune sue truppe verso Trento con il compito di saccheggiare e spaventare la popolazione locale. Micheletto Segato, in lotta per i difensori tirolesi, in arrivo da Giudicarie ha attaccato le forze veneziane assedianti con 400 uomini. A Castel Beseno, il comandante tirolese Friedrich Kappler fu informato della situazione mediante un sistema di segnali ottici. Kappler ha deciso di tentare un attacco a sorpresa contro i veneziani, unendosi all'attacco di Segato. Segato era stato respinto dalla superiorità numerica del nemico, ma l'arrivo di Kappler colse il nemico all'oscuro, e la maggior parte della fanteria veneziana fuggì, fermandosi vicino al ponte galleggiante sull'Adige. La cavalleria veneziana, al comando diretto del Sanseverino e del suo luogotenente Guido de Rossi, si schierò ad affrontare l'attacco. Dopo circa due ore di combattimento, la situazione era ancora in bilico. A quel punto, l'arrivo della milizia di Georg von Ebenstein, caricando i veneziani dalle colline, fece pendere la bilancia. La cavalleria veneziana in ritirata fece pressione sulla propria fanteria catturata in riva al fiume, spingendola sul ponte galleggiante, che crollò sotto il peso eccessivo, provocando centinaia di morti per annegamento. Lo stesso comandante veneziano era tra i morti. La battaglia è registrata come il primo schieramento di Landsknechte, Truppe "tedesche" (sveve, o in questo caso tirolesi) addestrate alla maniera del svizzero contro un esercito italiano, costellazione che si sarebbe ripetuta numerose volte durante il Guerre italiane dell'inizio del XVI secolo. La battaglia fu ampiamente celebrata in Tirolo e Austria (terre asburgiche) ed era una delle preferite Massimiliano I, ma non ha avuto conseguenze politiche o strategiche immediate. Il destino degli interessi veneziani nella regione sarebbe stato deciso più tardi nel Guerra della Lega di Cambrai nel 1508/1509.


10 agosto 1565

Nonostante mettesse foce direttamente a mare, la Piave preoccupò a lungo e da antica data la Serenissima. Avveniva infatti che le torbide del fiume alpino, trasportate dalle correnti marine verso sud, minacciavano costantemente di ostruire la vitale bocca di porto di lido. ragione indusse la Serenissima ad ideare, progettare e realizzare una delle maggiori trasformazioni geofisiche dell'ambiente circumlagunare, nota appunto come 'diversione del Piave'. La diversione si prefiggeva di allontanare il fiume dalla propria foce naturale quanto più fosse possibile, portando la nuova foce verso est. La realizzazione dell'opera durò oltre un secolo e fu caratterizzata da tentativi reiterati e sfortunati. 10 agosto 1565 si tentò con l'escavazione di un diversivo, denominato Taglio di Re, che attraverso la campagna jesolana doveva convogliare parte delle acque del Piave nella Cava Zuccherina (attuale Canale Caveda) e attraverso quest'ultima, al mare. Il primo tentativo, attraverso il Canal d'Arco era comunque stato attuato oltre un secolo prima; l'uno e l'altro tuttavia apparvero subito destinati all'insuccesso causa le torbide del Piave, per cui l'operazione riprese nel 1642 con l'obiettivo di convogliare le acque del Piave nelle grandi paludi di Grisolera (attuale Eraclea), che si estendevano sui territori a oriente del fiume. Il nuovo alveo fu pronto 23 anni dopo, ma nei decenni successivi gravi fenomeni di impaludamento interessarono le campagne prossime al nuovo bacino, denominato 'Lago della Piave'. Soltanto nel 1683, infine, una provvidenziale rotta degli 'arzerini'di contenimento dell'invaso lacustre consentì al fiume di mettere foce definitivamente a Cortellazzo. In locality 'Intestadura', a sud di San Donà, circa due secoli più tardi (1873) veniva realizzato il sostegno, dotato di conca di navigazione, per ripristinare i collegamenti tra corso superiore del Piave, Piave Vecchia e laguna nord.