12 settembre 1583

Nella notte tra l' 11 e il 12 crolla la chiesa dei SS. Gervasio e Protasio (conosciuta come di San Trovaso) a causa di un gravissimo incendio scoppiato per cause ignote. La prima pietra della nuova chiesa verrà posta il 26 luglio dell'anno successivo e verrà terminata nel giro di sette anni. La sua fondazione si perde nella notte dei tempi, sappiamo tuttavia essere stata riedificata una prima volta nel 1028 con il titolo dei Santi Gervasio e Protasio. Incerta pure la data della sua erezione in parrocchia, comunque accertata a metà dell'XI secolo: quando nel 1041, infatti, papa Leone IX chiudeva la questione sulla giurisdizione mista della chiesa, condivisa tra il patriarca di Grado e il vescovo di Castello, stabiliva che il pievano di Santi Gervasio e Protasio fosse eletto ed investito congiuntamente dai due prelati, dovendo giurare ad entrambi fedeltà e obbedienza prima di assumenre la cura pastorale della parrocchia. Rifabbricata più volte nel corso dei secoli, la chiesa assunse l'aspetto attuale nel 1584, dopo che un incendio del 11-12 settembre 1583; fu quindi consacrata solo nel 1657, per mano di Gianfranco Rossi, vescovo di Ossero. Le soppressioni decretate dal napoleonico Regno d'Italia tra il 1807 e il 1810, che ridisegnavano la configurazione delle parrocchie veneziane riducendone il numero da più di 70 a 30, mantennero ai Santi Gervasio e Protasio lo status di chiesa parrocchiale, aggregandole nel contempo il territorio e le anime della parrocchia adiacente di San Basilio (soppressa nel 1807) e parte di quello di San Raffaele Arcangelo.