Storia e leggenda dei Veneti

Una storia lunga 3000 anni    OGGI ACCADDE


21 maggio 1731

Alvise III Mocenigo,muore a Venezia. Nato il 29 agosto 1662 aveva avuto un passato del tutto militare fino alla carica di provveditore generale da mar. Al seguito di Francesco Morosini nella riconquista della Morea, si fece onore nella presa di Valona e nella battaglia delle isole Spalmadori (a SO di Lesina) quando il 9 febbraio 1695 la squadra navale turca, capitanata da Husain pascià, si scontrò con quella veneziana al comando di Antonio Zen e dove però Venezia subì una pesante sconfitta, nonostante lo stesso Alvise fosse riuscito a prendere in ostaggio la “sultana”. A nulla valsero nemmeno le altre vittorie a Canea, e Andro, perchè successivamente la pace di Carlowitz e quella di Passarowitz , stroncarono ogni difesa veneziana. In ogni caso, il 24 settembre 1722 la Quarantia, nonostante l’uso semi legalizzato del broglio, non potè non tener conto di un passato così glorioso e, a parità di prezzo per il voto, preferì Alvise III Mocenigo che al primo scrutinio e con l’unanimità la spuntò su Carlo Ruzzini e Alvise Pisani. Il dogado trascorse senza grossi scossoni, ma anche senza più nerbo. Del resto la massima carica dello stato sempre di più aveva rappresentato solo gli eletti, mentre il continuo avvicendarsi nelle cariche più alte aveva provocato l’erosione delle fondamenta stesse dello stato. La cronaca volle che gli unici attendimenti della nobiltà fossero ormai solo il gioco i “casini” (nda: il casino era inizialmente una seconda casa molto più piccola di quella padronale, dove le dame usavano ritirarsi per conversare, accudire i figli, eseguire piccoli lavori manuali o suonare e cantare, lasciando i coniugi nell’abitazione principale che era anche ufficio, luogo di ricovero delle mercanzie più preziose e sede di trattativa di affari commerciali e politici. Il casino divenne, con l’andar del tempo, un luogo sempre più frivolo per finire con l’essere un luogo di meretricio vero e proprio, più o meno d’alto bordo.). Il doge stesso, non disdegnava di uscire nottetempo e senza scorta, con il solo accompagnamento del “còdega” (confraternita minore costituita da popolani che, dietro un compenso stabilito da una tariffa pubblica, accompagnavano chi lo richiedesse facendo strada con una lanterna. D’ altro canto le gesta di Giacomo Giovanni Casanova, nato nel 1725, sono ormai molto note proprio perchè celebrate da moltissimi scrittori ed estimatori. Nel 1728 venne varato il più sfarzoso e più celebre “Bucintoro”, addobbato con sculture di Antonio Corradini. Il 21 maggio 1732 Alvise III Mocenigo morì proprio alla vigilia della festa della “Sensa” quando il doge saliva sul Bucintoro per celebrare la festa dello sposalizio con il mare. Fu sepolto nella tomba di famiglia nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo.