1° gennaio 1253

Muore il doge Marino Morosini fu sepolto nel sagrato coperto della Basilica di San Marco. La modalità dell’elezione del predecessore aveva in qualche modo fatto maturare la convinzione, all’interno del Maggior Consiglio, che non si sarebbe potuto perseguire la strada della Quarantia con un numero pari di elettori, ora non è dato sapere se questa fu la vera ragione per la quale Jacopo Tiepolo rinunciò al Dogado, sta di fatto che Marino Morosini fu eletto da una Quarantia di quarantuno elettori. Del breve dogado di Marino Morosini, già Duca di Candia e Procuratore di San Marco, non furono riportate molte notizie, d’altro canto con la morte di Federico II, anche gli Ezzelino da Romano cessarono le scorribande ed i territori d’oltre mare erano stati precedentemente consolidati. Le maggiori azioni furono di carattere prettamente diplomatico e commerciale, come gli accordi con Zara alla quale venivano riconosciuti gli stessi privilegi della “madre patria”. Altri accordi commerciali e di non belligeranza vennero sanciti con Ragusa, Tunisi e Genova. Anche la chiamata alla sesta crociata, da parte di Luigi IX detto il Santo, fu ignorata, nonostante fosse stata invocata da Innocenzo IV fin dal Concilio di Lione; del resto i commerci con l’ Egitto erano più che floridi e non vi era nessun motivo di dichiarare guerra al Sultano. E, considerato che i rapporti con il Pontefice si stavano deteriorando, pur di mantenere lo stato di relativa calma, Venezia concesse l’insediamento di un Tribunale d’ Inquisizione a condizione però che gli inquisitori fossero nominati dallo stesso Doge e dal suo Consiglio Ducale e che non avessero poteri di polizia o di magistratura ( ndr: come dire - se volete un tribunale ve lo concediamo ma in casa nostra comandiamo comunque, sempre e solo noi!). Nel 1251 i Veneziani fondano una nuova città in Candia: Canea. Nello stesso anno nasce a Venezia il famoso viaggiatore Marco Polo Marino Morosini morì il 1° gennaio 1253 e fu sepolto nella quinta campata dell'atrio della Basilica di San Marco.


1° gennaio 1664

Nasce Alvise Pisani, figlio di Gianfrancesco e Paolina Contarini, fu uomo ricchissimo anche se accusato di essere spilorcio; cercò sempre d'imitare lo stile dei re pur senza mai raggiungerlo, tanto da esser chiamato "povero principe". Ambasciatore in Francia, Austria, Spagna e Svezia fu più volte savio e consigliere dogale. Massone, fu membro della loggia di Venezia. Candidatosi alle elezioni del 1709, del 1722 e del 1732, venne sempre sconfitto. Tuttavia alle elezioni del 1735 fu l'unico candidato e spese così tanto per corrompere i 41 elettori che venne eletto all'unanimità. Eletto il 17 gennaio 1735, andò subito ad abitare a Palazzo Ducale portandosi dietro tutta la famiglia al completo. Le celebrazioni per la sua elezione furono grandiose e furono composti numerosi sonetti in suo onore. Pisani trascorse spensierato i suoi sei anni di governo, anche se con l'avanzare dell'età peggiorarono le sue condizioni di salute. A partire dal 1736, grazie all'introduzione di nuovi tipi di navi, dette navi "atte", con equipaggio ridotto e molti cannoni come difesa, l'economia veneziana migliorò decisamente dopo le dure crisi del 1733 e 1734. Nel maggio 1741 si decise di dargli qualche mese di riposo nella sua villa in terraferma (Villa Pisani a Stra) e, proprio mentre il doge stava per salire in gondola per allontanarsi, si sentì male e dovette esser riportato a palazzo. Morì il 17 giugno 1741.