2 gennaio 1793

L'ambasciatore francese presenta le credenziali alla repubblica veneta.

  • Il 14 luglio 1789 il popolo assalta la Bastiglia, e così iniziò la rivoluzione francese.
  • Il 21 settembre 1792 fu proclamata la Repubblica francese.

    Il 2 gennaio 1793 il senato accettò le credenziali dell’ambasciatore della “Repubblica Francese” ed il 30 luglio 1795 a Parigi si insediò l’ambasciatore veneziano Alvise Querini. Il 1795 è ancora all’insegna del carnevale e dello “sponsal sul mar” ( sposalizio del mare). Il 1° giugno 1796 Francesco Foscarini, provveditore generale di Verona, aprì le porte ai francesi. Nella capitale si cominciò ad intuire che le cose non si stavano mettendo alla meglio ed iniziarono le interpellanze diplomatiche ma ormai fu troppo tardi. Dall’ Istria alla Lombardia i territori veneti divennero permanenti campi di battaglia tra francesi ed austriaci. Nel 1797 Napoleone Buonaparte convinse il Direttorio francese a lasciargli mano libera sulla questione italiana e nel giro di pochi mesi le truppe del giovane generale dilagarono in tutto il settentrione d’Italia. Dopo la conquista del Friuli a nulla valse l’offerta di una rendita di 25.000 ducati annui per attenuare la pressione sulla capitale. Il 15 aprile il generale Junot, incaricato da Napoleone recapitò al doge una lettera di ultimatum con esplicite accuse di tradimento. Plateale fu anche la replica in senato di Marcantanonio Michiel che concluse così il suo discorso:
    " Perire, ma perdere da forti... e no da porci!".