5 gennaio 1735

Muore a 82 anni il 113.mo Doge Carlo Ruzzini, fu eletto con 38 voti al primo scrutinio. Dopo la morte di Alvise III Mocenigo rimasero da eleggere gli altri concorrenti che evidentemente avevano già precedentemente elargito. Il primo fu Carlo Ruzzini di 68 anni , contrapposto solo ad Alvise Pisani e, fu eletto con 38 voti al primo scrutinio il 2 giugno 1732. In effeti però non si potè dire che non avesse avuto un notevole “cursus honorum”, per altro tutto teso alla diplomazia. In gioventù aveva condotto studi umanistici laureandosi in retorica e filosofia, proseguendo poi la carriera come ambasciatore in Spagna ed in Austria, plenipotenziario a Carlowitz, Utrecht e Passarovitz. Soprattutto a Utretcht era pazientemente riuscito ad intessere notevoli consensi per addivenire alla costituzione di una sorta di confederazione degli stati italiani con a capo Venezia ma alla fine non riuscì a stringere sulle questioni fondanti per l’insipienza del senato e dei procuratori. Al momento della sua elezione era già un uomo ammalato, ciò nonostante riuscì a mantenere tutti i suoi impegni a costo della sofferenza e memore delle tante umiliazioni volle tener Venezia fuori da tutte le beghe internazionali, ivi compresa la successione al trono di Polonia. Di rilevante, finanziariamente, vi è che al 5 aprile del 1734 si inizia l’estrazione del Lotto a Venezia. Durante il suo dogado la cronaca ricordò solo un episodio significativo per i credenti: la traslazione dalla Francia delle reliquie del doge Pietro I Orseolo, canonizzato il 19 maggio 1731. Le spoglie costituite da tre ossa della gamba sinistra furono prima depositate a San Giorgio Maggiore e dopo essere state deposte in un’urna d’argento trasportate a San Marco dove giunsero il 7 gennaio 1733. La messa di suffragio fu cantata da Carlo Boschi detto “Farinelli”. Carlo Ruzzini morì il 5 gennaio 1735 e fu sepolto nella Chiesa degli “Scalzi”.