29 febbraio 1804

Muore Ludovico Flangini, nacque a Venezia il 26 luglio 1733 da Marco e Cecilia Eleonora nata Giovanelli. Ricevette un'ottima educazione letteraria, di forte impronta classica. Nel 1759 sposò Maria Laura Donà. La coppia ebbe una figlia, Cecilia. La moglie morì prematuramente il 17 marzo 1762 ed egli decise di ritirarsi ad Asolo. Dopo aver assolto varie funzioni pubbliche nel 1776 decise di concorrere alla carica di procuratore di San Marco. Deluso per non essere stato nominato, decise di intraprendere la carriera ecclesiastica. Il senato veneziano, facendo uso del privilegio garantitogli da papa Clemente XII, lo nominò auditore della Sacra Rota romana il 16 marzo 1779. Il Flangini iniziò così a Roma una carriera che culminò il 5 luglio 1789 nella nomina da parte di Pio VI a cardinale diacono dei Santi Cosma e Damiano. Fu ascritto delle congregazioni del Concilio, dei Riti e dei Regolari. Nel 1784 optò per il titolo di Sant'Agata dei Goti. Solo alla vigilia del conclave veneziano ricevette l'ordinazione sacerdotale. In conclave si legò strettamente alla fazione imperiale guidata dal cardinale František Herzan von Harras e appoggiò la candidatura del cardinale Alessandro Mattei e poi del Chiaramonti, che fu eletto papa con il nome di Pio VII. Nel 1800, poco dopo l'elezione del nuovo pontefice, optò per il titolo presbiterale di Cardinale presbitero di San Marco, fu quindi a Vienna per offrire le proprie credenziali alla corona austriaca che, pur avendo cancellato la Repubblica di Venezia, gli garantì una pensione di 10.000 ducati annui segno della grande stima in cui era tenuto presso Francesco II d'Asburgo-Lorena. Su invito dell'Imperatore, il Flangini venne proposto come nuovo patriarca di Venezia e fu il primo primate veneto a essere nominato dal sovrano straniero dopo la dissoluzione dell'ordinamento repubblicano dello stato nel 1797. Il 14 novembre 1801 fu proposto al patriarcato e il 23 dicembre fu eletto patriarca di Venezia ricevendone il pallio. Nel gennaio dell'anno seguente, a Vienna, venne consacrato vescovo dal cardinale Christoph Anton von Migazzi, arcivescovo di Vienna. Nella capitale austriaca redasse la prima lettera pastorale, dove esprimeva la volontà di migliorare la preparazione del clero, l'istruzione religiosa del popolo e di promuovere la difesa della Chiesa delle "false massime degli pseudo filosofi". Prese possesso della sua sede il 24 novembre successivo. Nel breve periodo del suo patriarcato, il cardinale Flangini ridusse le richieste minime per la celebrazione delle messe e attinse dai fondi e dai benefici di molte chiese per migliorare la condizione economica generale del clero veneziano. Si preoccupò inoltre di erigere nuove confraternite, sovrintendendo personalmente all'educazione del clero attraverso la costituzione di nuovi seminari e dando grande impulso alla devozione per le Quarant'ore. Consigliere privato dell'Imperatore d'Austria, venne da questi nominato conte il 24 maggio 1802. Mutò quindi il titolo di san Marco, tradizionale dei cardinali veneziani, in quello di cardinale presbitero di Sant'Anastasia, perché agli occhi dell'Austria la cosa non sapesse di nostalgie nazionalistiche e per non incontrare eventuali ostacoli nelle sue aspirazioni. Nel corso di una conferenza con i ministri plenipotenziari austriaci, tenutasi il 14 agosto 1802, il cardinale Flangini tentò invano di ottenere la restaurazione del tribunale del Sant'Uffizio per meglio combattere il crescere di società segrete e massoniche, così come non ottenne di poter sottomettere i regolari ai loro diretti superiori anziché direttamente al vescovo, né di poter ricostituire la Società di Gesù. Decorato con la gran croce dell'Ordine Reale di Santo Stefano d'Ungheria nel 1803, iniziò il 2 maggio di quello stesso anno una visita pastorale, ma questa venne interrotta dalla sua improvvisa morte che lo colpì a Venezia il 29 febbraio 1804, i funerali si tennero nella basilica patriarcale di Venezia dove fu sepolto.