5 febbraio 1317

Nicolò Cauco, Muzio da Murano e Francesco da San Bortolomio, stipulano un accordo con un maestro vetraio in Germania "qui vitrum a speculis laborare sciebat, et fecerunt ipsum dictam artem laborare in Venetiis". Dicesi che l'arte degli specchieri sia stata introdotta a Venezia in virtù di questa convenzione Tuttavia il breve soggiorno del maestro tedesco, e la sua fuga da Venezia prima ancora di dare inizio alla sua attività , confermano che la lavorazione degli specchi in Laguna vanta origini assai più antiche. "che sapeva lavorare il vetro a specchio, e lo fecero lavorare detta arte in Venezia".


5 febbraio 1774

Brucia Il Teatro San Benedetto (o San Beneto) Attivo soprattutto nella seconda metà del XVIII secolo. Dalla sua apertura fin dopo la nascita della Fenice fu il teatro veneziano di riferimento per le rappresentazioni delle opere serie. Fu eretto nel 1755, su progetto dell'architetto Giovanni Francesco Costa, per volere della famiglia Grimani, che già aveva fondato diversi decenni prima il Teatro San Giovanni Grisostomo. Era infatti intento dei Grimani di sostituire il già celebre San Giovanni con un teatro di più piccole dimensioni: nacque così il San Benedetto, il quale subentrò come principale teatro veneziano, dove veniva messe in scena le opere serie. Fu inaugurato il 26 dicembre dell'anno seguente dall'opera Zoe di Gioacchino Cocchi. Costruito grazie a un fondo di proprietà delle famiglie Venier e Tiepolo, il San Benedetto era distribuito su una pianta di forma pressoché circolare e un palcoscenico di notevoli dimensioni. Il 5 febbraio 1774 fu distrutto da incendio e subito dopo fatto ricostruire, su progetto di Pietro Checchia, con una pianta diversa, a ferro di cavallo, da una società di patrizi. Il San Benedetto mantenne alto il suo prestigio fino alla fine del secolo, quando venne aperto il Teatro La Fenice nel 1792, che lo sostituì nel ruolo di teatro principale. Nel frattempo, nel 1787, il teatro aveva cambiato nome in Venier e successivamente, nel 1810, fu ceduto a Giovanni Gallo che lo ribattezzò col nome della sua famiglia. Nel 1854 vi fu nuovamente rappresentata con successo La traviata di Giuseppe Verdi dopo il fiasco della prima rappresentazione alla Fenice l'anno precedente. Nel 1868 prese il nome di teatro Rossini, in onore del celebre compositore. Nel novembre del 1895 il M° Antonino Palminteri, direttore d'orchestra nonché compositore, dirige al teatro Rossini di Venezia le opere La traviata e Rigoletto di Giuseppe Verdi e Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti. Nel secolo successivo il teatro fu trasformato in un cinema, il Cinema Rossini, ulteriormente modificato in multisala nel 2012 lasciando spazio anche ad un supermercato.