20 febbraio 1404

la Federazione dei Sette Comuni stipula un patto di dedizione alla Repubblica di Venezia. I Sette Comuni ottengono così, ancora una volta, la conferma delle esenzioni e dei benefici, in cambio della loro fedeltà e dell’obbligo di difendere i confini settentrionali. Questo atto di dedizione giova particolarmente ai Sette Comuni perché porta a un significativo sviluppo economico con la produzione e il commercio del legname, del carbone, della lana, dei formaggi e dell’artigianato. In quei tempi la Federazione era governata da un consiglio, la reggenza, composto da quattordici reggenti, due rappresentanti per ogni comune. Questi consiglieri venivano eletti ogni due anni dai capi famiglia durante le assemblee popolari. Le riunioni si tenevano ad Asiago, dove risiedeva anche il capo della Federazione, il cancelliere. La Federazione aveva dei rappresentanti nelle principali città del Veneto e una propria milizia, formata da 1500 uomini. Purtroppo, con la fine della Serenissima, i privilegi e le esenzioni dei Sette Comuni cessano, nonostante le insistenti richieste di una loro conservazione. Il 29 giugno 1807 Napoleone scioglie la federazione dei sette comuni, la Spettabile Reggenza smette definitivamente di esistere. L’ultimo cancelliere della Reggenza sarà Angelo Rigoni Stern, avo di Mario Rigoni Stern.