19 luglio 1374

Muore ad Arquà , sui colli Euganei, Francesco Petrarca. Grande amico della Repubblica Veneta, che gli aveva assegnato come dimora il palazzo delle Due Torri sulla Riva degli Schiavoni, era uso trascorrere la sua villeggiatura in Arquà . Preso dalla bellezza e dalla quiete del luogo (che esalterà anche nei suoi scritti) vi trascorse gli ultimi anni di vita immerso negli studi prediletti. Fu trovato morto, alle prime luci dell'alba, col capo chino sulle pagine di un libro: secondo alcuni "Le confessioni di Sant'Agostino"; secondo altri l'"Eneide". in una lettera a Pietro da Bologna nel 4 giugno 1364 scrisse di Venezia :

«Venezia, unico albergo a dì nostri di libertà, di giustizia, di pace, unico rifugio de' buoni […] città ricca d'oro ma più di nominanza, potente di forze ma più di virtù, sopra solidi marmi fondata, ma sopra più solide basi di civile concordia ferma ed immobile»


19 luglio 1717

La battaglia di Matapan fu uno scontro navale che ebbe luogo al largo di Capo Matapan, lungo le coste della Penisola di Mani, nella Grecia meridionale, tra la flotta veneziana supportata da uno squadrone misto di navi portoghesi, maltesi e pontificie, e la flotta ottomana al comando del capitan pascià negropontino (Eğribozlu) Ibrahim Pascià. Le 24 navi veneziane al comando di Marcantonio Diedo, comandante della flotta veneziana, si incontrarono con un altro squadrone composto di 24 galee al comando del "capitano generale da mar" Pisani ed un piccolo squadrone misto di 9 navi portoghesi e maltesi al comando del capitano ospitaliero Bellefontaine presso Capo Matapan il 2 luglio 1717. Dopo essersi separate brevemente a causa di venti avversi ed essendo ormai a corto di acqua potabile a bordo, le navi alleate si incontrarono nuovamente a Marathonisi, presso il Golfo di Matapan, per rifornimenti. Tentarono di raggiungere Sapientza, ma ancora una volta i venti contrari si contrapposero alle imbarcazioni minacciando di farle arenare. La flotta ottomana, con 30 navi e 4 galee, venne avvistata a sud, nella parte ovest dell'entrata della baia, il 19 luglio. Con un leggero vento da sud-sudest, le navi ottomane godevano di un leggero vantaggio. Diedo non fu in grado infatti di portarsi ad ovest della flotta ottomana e pertanto decise di portarsi lentamente ad est, attraverso la baia. La flotta alleata venne organizzata in quattro divisioni: il Capitano Ordinario delle Navi, Diedo, si trovava in prima linea, seguito al centro dal suo secondo in comando, Correr. In terza posizione si trovava Dolfin ed in quarta la divisione alleata comandata da Bellefontaine. Ibrahim con 6 navi attaccò le retrovie alle 6.00, mentre il resto della sua flotta si concentrò sulle altre navi della coalizione cristiana. Alle 12.00 le due flotte si erano ormai spostate completamente nell'area est della baia, e poco dopo anche i venti favorirono i veneziani a scapito degli ottomani. Cogliendo l'occasione di questo vantaggio, Diedo attaccò le navi nemiche e la battaglia proseguì senza sosta. Alle 15.00 la flotta ottomana decise di ritirarsi verso il passaggio Cervi-Cerigo, mentre gli alleati si portarono verso Capo Matapan. Nessuna delle due parti era intenzionata a continuare il conflitto. Malgrado la vittoria della battaglia, i veneziani non furono in grado di riprendere possesso della Morea che venne conservata al governo ottomano. Nessuna delle due parti riuscì del resto a ottenere obbiettivi consistenti da questa vittoria.