24 aprile 1744

I murazzi sono una lunga diga costruita per difendere la laguna dal mare.La prima proposta di costruzione dei Murazzi avvenne nel 1716 da parte di Padre Vincenzo Coronelli, frate minore del convento di S.Maria dei Frari a Venezia. Il Coronelli proponeva l’idea dei Murazzi in un opuscolo stampato dal Giornale Veneto, intitolato: “Proposte del Padre Coronelli importanti al Pubblico e Privato svelate e delucidate coi disegni”. L’opera di costruzione fu affidata all’ingegnere idraulico Bernardino Zendrini. Iniziò il 24 aprile 1744, e fu terminata nel 1782. Il Murazzo si sviluppa in lunghezza per 4072 m e lungo il litorale di Pellestrina; è formato da grossi massi di pietra d’Istria sovrapposti a secco sul primo frangente, uniti con cemento di pozzolana e con chiavi di rame. Sono stabiliti sopra uno strato di ciottoloni ben compressi sostenuti da grosse palafitte alla base. Fra i massi si leggono iscrizioni cronologiche e misurazioni per quanto riguarda l’avanzamento dei lavori. Fu un’opera veramente importante, che il Magistrato alle Acque nel 1751 la volle ricordare con una lapide posta sui murazzi di Ca’Roman. I murazzi hanno corso il rischio di essere distrutti il 4 novembre 1966, quando si ebbe la tremenda mareggiata. In questa giornata, il pericolo che corse l’intero litorale fu enorme perché se i murazzi avessero ceduto alla mareggiata e fossero collassati totalmente e non solo in parte, gli isolani avrebbero perso le loro case, e anche Venezia sarebbe stata colpita duramente. Solo un improvviso mutamento del tempo salvò l’isola dalla catastrofe. Questo mutamento meteorologico fu annunciato da due lampi violenti ad ovest dell’isola e dal calmarsi del vento di scirocco, che girò ed iniziò ad irrompere violento da ovest. Grazie a questo cambiamento del vento il mare cessò di forzare i murazzi con le sue onde. Il giorno seguente l‘isola si presentava distrutta. Le strade erano coperte dalle acque e i murazzi presentavano i segni della distruzione causata dalla forza della mareggiata della sera precedente. Da quel giorno sono stati compiuti molti studi per fronteggiare la forza del mare, realizzando molte opere per salvare il litorale e Venezia. Ad esempio il rinforzo dei murazzi, il ripascimento artificiale del litorale con una spiaggia creata dalle sabbie estratte al largo e l’opera di barriere mobili sulle bocche di porto per la difesa di Venezia in caso di maree eccezionali.