30 giugno 1482

Presa di Ficarolo. Dopo 40 giorni di assedio. Le truppe serenissime, guidate da Roberto Sanseverino d'Aragona, conquistarono il Castello di Ficarolo e la Rocca di Stellata nella notte tra il 29 e il 30 giugno. La battaglia fu decisiva per la vittoria veneziana contro il Ducato di Ferrara nella cosiddetta Guerra del Sale.Così racconta Marin Sanudo nel suo 'I Commentarii della guerra di Ferrara'. ”Il signor Roberto col Proveditore vedendo ciò al ventinove del mese sunnominato dopo la mezzanotte deliberò di dare la battaglia ordinaria, perchè le mura, e li propugnacoli dalle nostre bombarde erano guastati , onde i nostri da una parte principiarono la battaglia , gli altri seguendoli, massime li galeotti con la turba navale per ogni banda misero le scale. Li custodi volendo da una parte difendersi, mentre con i nostri erano alle mani, sopravvenne Tommaso da Imola, e Carlino capitani di fanteria valenti ed animosi, e quelli della rocca per questi furono ribattuti dalle mura . Dall’altra parte eravi Andrione parmense, cavaliere capitanio di fanti, ma nel loco, che ho detto di sopra, per esser più facile, e di maggior fortezza i nostri vi misero le scale per andare a montar sul castello, e di novo, li custodi cambiati , vennero alla battaglia , e insieme combattevano. Giunse poi ai nostri il conte Bernardino dal Fortebraccio perugino , figlio del fu conte Carlo, e nipote di quello Braccio in Italia nominatissimo, dalli suoi allogiamenti con la sua compagnia, la qual subito approdata, espugno il castello, e li custodi furono cacciati dentro le mura li quali pavidi per il gran romore, e furia de’ galeotti fuggendo la morte , essendo stanchi, li nostri presero la porta, ed entrarono nel Castello all’ora dell’alba dopo quaranta giorni, che vi stettero attorno col campo nostro. Furono presi alcuni uomini d’armi Milanesi, li quali furono mandati prigioni nel castello di Padova , e molte artiglierie furono trovate. Alla presenza del duca d’Urbino lo Stendardo di San Marco nostro protettore fu messo sulle mura. E benchè dalla Stellata castello nostro sopra il Po, all’incontro di Figheruolo, per il qual si può incatenar il Po, si desse ai nostri per il continuo tirare dell’artiglierie , ed altre cose nocive grande fastidio. Pure appena preso, il Proveditore spedì li messi a Venezia a recare tal nuova. Per la grande letizia i nostri ordinarono che per tutti i loro luoghi fossero di tanta suonate campane, e fatte feste con fuochi, e lumiere in segno vittoria, con la quale ottennero Figheruolo."