Il primo progetto della derivazione a carattere commerciale Il progetto effettivo di un nuovo canale viene formulato solo attorno al 1450 dal notaio e nobile trevigiano Michele da Villorba che a proprio nome e dei villaggi di Nervesa, Bavaria, Giavera, Arcade, Villorba, Spresiano, Visnadello, Fontane, Lancenigo e Limbraga, propose che la roggia Piavesella di Nervesa venisse allargata fino a confluire nel Limbraga, fiumicello di risorgiva che si getta nel Sile poco a est di Treviso, per finalità di alimentazione di uomini ed animali, nonché per l’irrigazione di terre e prati. Le motivazioni della nascita sono analoghe a quelle del Brentella, con un’opera che va a beneficio delle comunità che sono disposte a partecipare alla spesa. I lavori avrebbero avuto inizio solo nel 1453, anche se fino al 1465 non si ebbero più notizie del canale. In quell’anno il podestà Paolo Morosini propose al Consiglio della Città di Treviso che nei pressi di Nervesa si derivasse un canale navigabile da condurre fino a Treviso. Incredibilmente spariscono dalle motivazioni della richiesta riferimenti ai bisogni “irrigui” per lasciar posto a finalità di tipo commerciale. Fonti cartografiche storiche confermano la presenza di un canale che dal Sasso del Corvo conduce a sud di Nervesa e da qui si divide in tre rami: tra cui il più orientale che si getta nel fiumicello Limbraga è forse il primo progettato da Michele da Villorba. Il ramo più occidentale che scorre per Arcade e finisce a Villorba è riconoscibile come “Brentella di Arcade”. Il terzo ramo, quello centrale che passa per Visnadello e Fontane e confluisce quindi nel Botteniga (fiume di risorgiva che entra in Treviso per sfociare poi nel Sile) corrisponde appunto al canale navigabile progettato nel 1465 e concretamente avviato nello stesso anno. La diramazione centrale è quella che ancor oggi viene identificata come “Piavesella di Nervesa”.