La chiesa presenta una pianta a croce latina, con due navate, delle quali la maggiore è più alta e larga della minore ed è coperta con soffitto ligneo a carena di nave, mentre la minore è più bassa e coperta con volta a crociera in muratura e si compone di cinque campate. Nella lunetta sopra il portale si trova un affresco attribuito a Marco Veneziano (1235). All'interno, sulla parete sinistra, si incontra un affresco raffigurante San Cristoforo, opera romanico-bizantina del fine Duecento. Nella cappella maggiore si trova il dipinto dei Quattro Evangelisti, probabilmente opera di un allievo di Tommaso da Modena. Nella prima cappella a sinistra è presente un'opera di Tommaso da Modena, l'affresco della Madonna col Bambino e sette santi (1350). Nella seconda cappella a sinistra vi è un affresco del Maestro di Feltro, Madonna e quattro santi del 1351. La chiesa ospita le tombe di alcune persone celebri: Pietro Alighieri e Francesca Petrarca i più importanti. Il primo, figlio di Dante Alighieri,era un giudice, poeta e commentatore residente a Verona che morì a Treviso, durante un soggiorno nel 1364. La seconda, figlia di Francesco Petrarca, morì di parto nel 1384. All'esterno della chiesa troviamo la statua di San Francesco opera dello scultore contemporaneo Roberto Cremesini. Nel 1797 la chiesa fu occupata dai Francesi e i frati furono espulsi. Nel 1806 il Regno d'Italia soppresse il convento distruggendo due chiostri. Durante questi periodi la chiesa fu destinata ad usi militari (caserma, ospedale militare, deposito), divenne una stalla, poi lo spazio interno fu diviso dagli Austriaci in tre piani ed usato come magazzino. Dopo un doveroso restauro fu riaperta al culto nel 1928.Oggi è divenuta proprietà del Comune. La Chiesa di S.Francesco è un luogo di culto che è stato spogliato di molte delle sue opere. Si possono ancora ammirare alle Gallerie dell'Accademia a Venezia due opere che decoravano la chiesa: La Sacra Conversazione (opera di Alvise Vivarini - 1480) e L'Incontro dei Santi Gioacchino e Anna con S.Luigi IX e S.Libera (opera di Vittore Carpaccio). Sicuramente la chiesa con tutte le sue numerose sepolture sarà apparsa più decorata di opere d'arte, ma così "spoglia" trasmette un senso di raccoglimento e pace. E' curioso che i figli di due eccelse personalità della nostra letteratura abbiano trovato insieme in questa chiesa la loro ultima presenza su questa terra.