Era il 1763 quando iniziò a diffondersi a Venezia una moda di cui tutte le donne andavano pazze. Sui visi delle veneziane dell'epoca, infatti, non poteva mancare una polvere che, se indossata, rendeva l'incarnato raffinato, puro e pallido proprio come volevano gli standard di bellezza di quegli anni. Di quale cosmetico stiamo parlando? La cipria ovviamente, quella polvere bianca e profumata chiamata così in riferimento all'isola di Cipro che veniva considerata il luogo di nascita di Venere, la dea della bellezza. Questo prodotto, però, usato sia sul viso che su capelli e parrucche, anche se prendeva il nome dalla nota isola greca, era originario della Cina, paese da cui Marco Polo importò non solo spezie ma anche usi e abitudini tra cui anche quella della cipria. Questo prodotto, composto da polvere di riso e amido di frumento finissimo, iniziò a spopolare talmente tanto nella Venezia del '700 che la richiesta era così alta che ci fu bisogno di produrlo in grandi quantità e proprio per questo motivo nacquero le cosiddette fabbriche della "polvere", cioè le fabbriche della cipria. La fabbrica della polvere a Venezia era situata in Frezzaria, la zona in cui prima venivano create le frecce. Ancora oggi, abbiamo testimonianza di questo luogo dedicato alla produzione della "polvere della bellezza" nel nizioleto che porta il nome di "sotoportego e corte de la polvere" nel sestiere di San Marco. La cipria, prodotta proprio in questa zona della città, una volta fabbricata veniva messa in vendita presso i cosiddetti “musichieri”, cioè profumieri, dipendenti dall'ordine dei merciai e specializzati nella vendita di cipria, profumi e altri prodotti di bellezza. Nel 1773 si contavano in città ben 18 musichieri” distribuiti in 16 botteghe e due (banchi di negozio). La cipria, ancora oggi, è un prodotto di comsetica molto amato dalle donne e usato per fissare il trucco sul viso e, anche se gli standard di bellezza negli anni sono cambiati radicalmente, fare un tuffo nel passato per scoprire da dove è nato e come veniva usato i secoli scorsi questo immancabile cosmetico, è sempre molto interessante.