Ad Este è stata ritrovata, e poi ricostruita al Museo, una "ricca" tomba in cui era stata sepolta una donna di nome Nerka Trostiaia. Conosciamo il suo nome perché è inciso, in venetico, sulla situla di bronzo che conteneva il suo vaso ossuario ( EgoNerkaiTrostiaiai = Io Nerka Trostiaia ). Il corredo funerario era stato deposto in un grande sarcofago in pietra rosa con il tetto a due spioventi. Sulla stoffa, che un tempo avvolgeva la situla, erano fissati degli oggetti di abbigliamento: una collana di ambra, oro, argento e perle di pasta vitrea, fìbule d'argento rivestite d'oro, orecchini e anelli. Appoggiato ad una grande situla c'era un ventaglio. Nella tomba c'erano anche oggetti che ricordano le attività di allora. C'era una attrezzatura completa per il focolare composta da alari, spiedi, paletta, colino, coltello; una attrezzatura completa per la filatura e la tessitura composta dal telaio con il suo sedile, fuso, conocchia, spolette, rocchetti, fusaiole, scatolette per il filo; infine c'era un corredo da banchetto con gli oggetti in bronzo e in ceramica. Dentro la “casa”, le “stanze”. Da un lato la camera da letto, con la situla in bronzo contenente le ossa della defunta, ricche stoffe e splendidi gioielli in oro, argento, ambra, osso. Poi l’angolo del banchetto con vasi, coppe, brocche, bicchieri. Al centro il simbolo della casa, il focolare, con gli alari, le pinze, e il coltello e l’ ascia per macellare gli animali al banchetto. Infine la “bottega” con tutti gli attrezzi simbolici in bronzo per filare e tessere (quelli veri erano in legno) e persino il telaio in miniatura. Accanto, un bellissimo sedile in bronzo con decorati a sbalzo dei cavalli in corsa: i famosi cavalli veneti, ricercatissimi nel mondo antico. Non c’ è tomba tra le migliaia scoperte a Este e Padova, le due “capitali” indiscusse dei Veneti antichi, che possa competere con quella di Nerka